Progetti

Helpcare. Il progetto si prefigge la raccolta, l’analisi e l’elaborazione di dati provenienti da sensori collocati nelle stanze dei pazienti o indossati dagli stessi.

Punti chiave e descrizione

I dati raccolti consentono di rilevare la presenza delle persone all’interno della stanza e ne permettono il monitoraggio del movimento, del respiro e del sonno. I sensori utilizzati consistono in braccialetti indossati dai pazienti che, in caso di difficoltà, possono chiedere aiuto tramite un pulsante collocato sul dispositivo. Inoltre, parte del progetto è dedicata alla certificazione dell’operatore (tramite smartphone e RFID per esempio) quando si occupa di assistenza domiciliare, garantendo maggior sicurezza ai pazienti.

 

Obiettivo

L’obiettivo del progetto è la creazione di un ecosistema digitale per offrire servizi innovativi a supporto dell’assistenza sanitaria erogata ai cittadini. Il progetto si prefigge l’obiettivo di gestire i pazienti in modo più efficiente rispetto ai classici metodi di controllo. Le residenze sanitarie assistenziali non dovrebbero più prevedere la presenza di un certo numero di addetti che visiti periodicamente le stanze e i pazienti poiché eventuali problematiche verrebbero rilevate direttamente dal sensore e quindi notificate all’operatore di turno. Gli operatori potrebbero quindi dedicare il loro tempo ad eseguire altre mansioni all’interno della struttura ed intervenire solo in caso di necessità. Un altro obiettivo è quello di garantire maggior sicurezza ai pazienti che usufruiscono del servizio di assistenza domiciliare che saranno in grado di identificare l’operatore che si presenta al domicilio in modo certificato. Altro obiettivo del progetto riguarda la gestione dei pazienti cronici.

Clienti/Utilizzatori a cui si rivolge

  • Infrastrutture (Ospedali, RSA)
  • Soggetti privati (assistenza domiciliare)
  • Amministrazioni pubbliche (assistenza domiciliare)
  • Aziende private/Cooperative di medici (gestione dei fondi per malati cronici)

 

Principali benefici apportati dalle tecnologie

  • Monitoraggio da remoto del paziente
  • Completo rispetto della privacy
  • Precisione nel monitoraggio di parametri come movimento, respiro, sonno e presenza
  • Rilevazione del paziente nel letto, notifica per la movimentazione periodica del paziente e rilevazione di convulsioni
  • Richiesta soccorso automatica o manuale

ATG. Un progetto di smart agriculture per la realizzazione di modelli che simulino la realtà agricola e facilitino le decisioni.

Punti chiave e descrizione

I punti cardine sono sostanzialmente tre: sensorizzazione, tecnologia di trasmissione dati e cruscotto di supporto alle decisioni.

Saranno predisposti sensori per la ricezione di dati relativi alle condizioni del suolo o alle condizioni ambientali. I dati raccolti dovranno poi essere rielaborati ed analizzati, quindi dovrà essere predisposta una tecnologia di trasmissione dei dati che dovrà essere in grado di integrarsi con i sensori in modo da metterli in comunicazione con la piattaforma software e consentire il flusso di dati. Infine, sarà necessario un cruscotto di intelligenza artificiale che elaborerà i dati, esaminerà le informazioni, le confronterà con eventuali dati storici e fornirà un cruscotto di supporto alle decisioni.

 

Obiettivo

L’obiettivo è la realizzazione di modelli che simulino la realtà agricola e propongano decisioni ottimali di intervento e sistemi di supporto alle decisioni in agricoltura. Gli interventi diventeranno più precisi, di maggiore qualità, con minori costi, maggiore salubrità, minori consumi idrici, minori fertilizzanti, minori flussi logistici ed una migliore interazione con i mercati.

 

Clienti/Utilizzatori a cui si rivolge

  • Consorzi di tutela e cooperativi
  • Associazioni di produttori agricoli
  • Distretti agricoli
  • Aziende agricole

Principali benefici

Le principali ricadute di ATG saranno di tipo ecologico: riduzione di elementi inquinanti (fertilizzante, rame), e quindi dell’inquinamento del suolo, delle acque e dell’aria, preservazione delle biodiversità territoriali o ricadute da punto di vista produttivo, riduzione dei danni al raccolto dovuti a malattie funginee ed eventi climatici (grazie ad allerte meteo), riduzione della morte delle colture, maggiore quantità e qualità del prodotto finale, inferiori consumi di acqua (con risparmi che potranno raggiungere valori importanti, pari almeno al 30%, tenendo conto che l’agricoltura assorbe il 70% del consumo idrico globale), risparmi energetici (pari almeno al 20%, per il solo ridotto pompaggio di acqua), ottimizzati trattamenti fitosanitari e concimi, e ridotti utilizzi di carburante per i macchinari (in funzione dell’ottimizzazione dei processi, dei tempi e delle modalità di lavorazione e additivazione dei terreni).

Gli effetti positivi, in termini di eco-sostenibilità, verranno amplificati da attività di coinvolgimento e promozione presso il settore agricolo forestale di consorzi di tutela e cooperativi, associazioni di produttori agricoli (inclusi i produttori di coltivazioni biologiche), associazioni di categoria nelle loro dimensioni lombarde e nazionali, distretti agricoli, GAL della Lombardia e del territorio nazionale, università (per stimolare la creazione di spin-off e acceleratori di impresa), oltre ad attori del settore ingegneristico-tecnologico (industrie della digital transformation), centri di trasferimento tecnologico e un Digital Innovation Hub che realizzerà un benchmark a supporto di una eco-sostenibilità diffusa.

Road safety. Il progetto prevede la sensorizzazione di alcuni mezzi che raccoglieranno dati durante i loro spostamenti.

Punti chiave e descrizione

Il progetto prevede la sensorizzazione di alcuni mezzi della provincia che raccoglieranno dati durante i loro spostamenti. I dati verranno poi trasmessi ad una piattaforma di orchestrazione che li elaborerà e li incrocerà in modo da presentarli all’utente finale tramite appositi cruscotti. I cruscotti, tramite colori, simboli e mappe, segnaleranno la presenza della specifica criticità e il luogo in cui è stata rilevata.

 

Obiettivo

L’obiettivo del progetto è quello di rilevare le condizioni del manto stradale, della segnaletica verticale e di altri oggetti (in funzione della necessità) tramite dei sensori posti all’interno delle black-box delle automobili o tramite apposite videocamere (tipicamente quelle che vengono installate per evitare gli urti) che effettuano rilevazioni durante il viaggio del mezzo. La possibilità di rilevare questi dati tramite sensori consente alla pubblica amministrazione di evitare di impegnare gli operatori nella visita delle zone della città alla ricerca di criticità. Le criticità vengono notificate, insieme alla loro posizione, tramite appositi cruscotti, consentendo così l’intervento della pubblica amministrazione. Aggregando e interpolando i dati, la pubblica amministrazione sarà anche in grado di classificare le criticità rilevate e quindi di stilare una classifica di interventi in funzione della priorità.

 

Clienti/Utilizzatori a cui si rivolge

  • Pubblica amministrazione
  • Grandi flottisti
  • Assicurazioni

Principali benefici

I benefici derivanti dal progetto ROAD SAFETY per i gestori della rete stradale e le istituzioni possono essere sintetizzati come di seguito riportato.

Per le Pubbliche Amministrazioni:

  • garantire un monitoraggio continuo delle condizioni infrastrutturali delle principali arterie stradali relative al proprio territorio
  • assicurare maggiore efficienza in termini di pianificazione degli interventi di manutenzione
  • aumentare la sicurezza stradale nell’area di propria competenza

Per gli Enti gestori stradali:

  • migliorare le capacità di analisi delle criticità e pianificare in modo più efficiente le attività di manutenzione e ripristino al fine di sfruttare meglio le risorse economiche
  • ridurre i costi di personale dedicato per le ispezioni visive delle strade
  • valutare l’evoluzione delle criticità al fine di prendere per tempo i provvedimenti del caso
  • migliorare la qualità delle chiamate di manutenzione (ad es. interventi straordinari giustificati da dati storici su tratti di strada con fenomeni di degrado accelerato)
  • Il monitoraggio puntuale del manto stradale consentirebbe una gestione ottimizzata degli interventi di manutenzione e ripristino, con un significativo risparmio di materiali e risorse

MoSoRe. Infrastrutture e servizi per la mobilità sostenibile e resiliente.

Gli obiettivi del progetto

Il primo obiettivo del progetto è quello di fornire informazioni e servizi utili per la pianificazione degli interventi di messa in sicurezza e la gestione dell’emergenza in caso di eventi estremi che richiedano la necessità di gestire grandi flussi veicolari. Lo sviluppo e l’implementazione di nuovi materiali da costruzione per il recupero di infrastrutture stradali verranno raggiunti eseguendo prove di caratterizzazione dei nuovi materiali e eseguendo uno studio pilota su un ponte esistente deteriorato dall’uso e dal tempo. Le nuove soluzioni di diagnostica predittiva basate sulle informazioni generate dalle infrastrutture e dai veicoli permetteranno di monitorare le condizioni dell’infrastruttura stradale in maniera efficiente e sostenibile. 

Il secondo obiettivo è quello di sviluppare infrastrutture di ricarica collaborative per l’utente e per il gestore dell’energia elettrica, basate sui principi della sostenibilità, dell’efficienza energetica e dell’ottimizzazione delle risorse.  Uno dei principali punti di innovazione è lo sviluppo e la sperimentazione di nuovi sistemi di ricarica prevalentemente off-grid, che agiranno anche da service provider. Tali sistemi saranno alimentati da fonti rinnovabili con l’integrazione di micro-generatori a gas, celle a combustibile e sistemi di accumulo dell’energia elettrica, ed utilizzeranno la rete elettrica come elemento integrativo, ma non essenziale al loro funzionamento. Avverrà anche la profilazione in tempo reale del veicolo e del suo stato di carica, del guidatore e del suo stile di guida e del percorso da fare per ottimizzare il luogo e il tempo di ricarica. 

Il terzo obiettivo è quello di fornire adeguati vettori (droni) e piattaforme ICT per affrontare al meglio
eventi che possono avere un forte impatto sul sistema di mobilità. Verrà anzitutto affrontato lo sviluppo e sperimentazione di un drone per il trasporto di beni di prima necessità. Quando non impiegato in situazioni di emergenza, il vettore potrà essere utilizzato per trasporti ordinari e per servizi di monitoraggio di infrastrutture stradali. Il drone, oltre alla batteria primaria, disporrà di un sistema di alimentazione ausiliaria che, grazie ad un sistema di harvesting che recupera energia dalle
vibrazioni del motore, ne permetterà una più affidabile localizzazione e diagnostica anche in
presenza di guasti o eventi a discapito della sorgente di alimentazione primaria.
Grazie ad accordi con gestori di flotta, assicuratori, enti commerciali di varia natura,  la piattaforma sarà arricchita da informazioni inerenti allo stato del manto stradale.  Come sistema di distribuzione delle informazioni si intende adottare uno standard di condivisione basato sul modello E015. 

Si affronterà infine lo sviluppo di piattaforme ICT specifiche, quali ad esempio: monitoraggio
ambientale da sensori reali, sensori virtuali, vettori e GEO-database per gestione in tempo reale
della mobilità e delle emergenzeservizi per le infrastrutture di ricarica off-grid e on-grid. Particolare
attenzione sarà data agli utenti deboli, con riferimento alle esigenze di ricarica delle carrozzelle
dei disabili, e all’incentivo all’uso di biciclette e modalità di spostamento attive e sostenibili.

Il progetto è stato cofinanziato a valere sulle risorse POR FESR 2014‐2020.